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Un mercato in espansione
Nel 2024, il mercato della casa intelligente in Italia ha registrato una crescita sorprendente, raggiungendo un valore di 900 milioni di euro, con un incremento del 11% rispetto all’anno precedente. Questo trend positivo si contrappone a una situazione europea in cui la crescita media si attesta attorno al 6,5%. Tuttavia, è interessante notare che la spesa pro-capite in Italia rimane significativamente inferiore rispetto alla media europea, con 15,5 euro per abitante contro i 32,5 euro europei.
Dispositivi intelligenti sempre più diffusi
La ricerca condotta dall’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano ha rivelato che sei italiani su dieci possiedono almeno un dispositivo intelligente. Questo dato evidenzia un crescente interesse verso la tecnologia smart, che si traduce in un aumento della domanda di soluzioni innovative per la casa. Tra i dispositivi più richiesti, le soluzioni per la sicurezza, come videocamere e serrature connesse, rappresentano il 28% del mercato, seguite da elettrodomestici smart e dispositivi per il risparmio energetico.
Innovazione e futuro della smart home
Secondo l’analisi dell’Osservatorio, la gamma di servizi attivabili dagli utenti sta aumentando, grazie all’integrazione delle soluzioni IoT con l’Intelligenza Artificiale. Questo sviluppo non solo migliora l’esperienza dell’utente, ma offre anche nuove opportunità per l’ottimizzazione dei consumi energetici. Inoltre, la propensione all’acquisto di nuovi dispositivi è alta, con un terzo degli italiani che si dichiara interessato a investire in tecnologia smart nei prossimi anni.
Le sfide future
Guardando al futuro, le sfide per il mercato della smart home nel 2025 includeranno l’evoluzione degli ecosistemi per l’interoperabilità, con l’adozione di standard comuni come Matter. Questo standard mira a facilitare la comunicazione tra diversi dispositivi, rendendo l’esperienza dell’utente più fluida e integrata. Inoltre, l’arrivo del Data Act promette di regolare l’accesso ai dati generati dai dispositivi smart, garantendo un utilizzo equo e trasparente delle informazioni raccolte.